Descrizione
Messina svolse nel Cinquecento la funzione di centro principale per una vasta area siculo-calabra e, oltre che per gli aspetti economici, ciò vale soprattutto da punto di vista artistico. Qui scelsero di stabilire la propria bottega quasi tutti gli artisti di cui si occupa l’Autrice, ossia Antonello Gagini, Giovan Battista e Giovan Domenico Mazzolo, Giovan Angelo Montorsoli, Andrea, Domenico e Lorenzo Calamecca, Rinaldo Bonanno.
Non meno significativo l’intento della pubblicazione è rendere omaggio al Susinno (il cui manoscritto – ritrovato da Valentino Martinelli e pubblicato nel 1960 – ha un’importanza capitale per la ricostruzione del tessuto artistico della Sicilia orientale e della Calabria) perché l’abate poteva accedere a notizie archivistiche oggi perdute e osservare un contesto artistico ancora integro, sia per le sue specifiche qualità di esperto conoscitore, in grado di distinguere e catalogare le peculiarità stilistiche di ogni artista.
Inoltre il termine «maniera», associato all’aggettivo «graziosa», coglie efficacemente lo spirito del volume poiché, anche se il testo copre uno spazio temporale più ampio, il cuore di questa ricerca è rappresentato dalla scultura manierista.